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forEXPO2015-webMusei Vaticani: Galleria delle carte geografiche.

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Galleria delle carte geografiche.

Da Wikipedia

La Galleria vaticana delle Carte Geografiche ha un interesse artistico, geografico ma anche simbolico: l’insieme di tutte le carte rappresentate è prefigurazione di una unità d’Italia anche spirituale, oltre che geografica.

È opera di Antonio Danti che la affrescò tra 1580 e il 1585, con la consulenza di suo fratello, il geografo domenicano Ignazio Danti, entrambi originari di Perugia. La galleria è lunga 120 metri e comprende le seguenti carte, sulle quali è spesso rappresentata la pianta della città più importante:

  • due carte per la PugliaPenisola Salentina e quella del Gargano e Tavoliere;
  • una carta per l’AbruzzoAbruzzo con rappresentazione della città dell’Aquila;
  • tre carte per le MarchePiceno (attuali province di Ascoli PicenoFermo e Macerata), con rappresentazione della città di MacerataMarca di Ancona (attuale provincia di Ancona), con pianta diLoreto, in quanto alla pianta del capoluogo è riservato un intero affresco al termine della galleria, Ducato di Urbino (attuale provincia di Pesaro e Urbino), con piante dei due capoluoghi;
  • quattro carte per l’Emilia-RomagnaFlaminia (attuale Romagna), con pianta di RiminiDucato di Ferrara, con pianta del capoluogo e di Comacchiocontado di Bologna, con pianta e panorama del capoluogoDucato di Parma e Piacenza, con carte dei due capoluoghi;
  • quattro carte per il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, il Trentino-Alto Adige e la LombardiaDucato di Mantova, con pianta del capoluogoForum Iulii (attuali Friuli e Venezia GiuliaIstria compresa),Veneto (attuali Veneto e Lombardia dal lago di Como a quello di Garda), con piante di Vicenza e di Padova (la pianta di Venezia è rappresentata a parte), Ducato di Milano, con pianta delcapoluogo (le quattro regioni non sono distinte, in quanto nel Cinquecento i domini veneziani comprendevano vaste aree lombarde, giuliane e friulane);
  • una carta per il PiemontePiemonte, con pianta di Torino;
  • una carta per la LiguriaLiguria (la pianta di Genova è rappresentata a parte);
  • due carte per la ToscanaEtruria, con pianta di Firenze e di San Miniato ed Elba, con pianta di Portoferraio;
  • due carte per l’UmbriaAgro Perugino, con pianta di Perugia, e Agro Spoletino, con pianta di Spoleto;
  • due carte per il LazioPatrimonio di San Pietro, con pianta di Viterbo e di Orvieto (allora considerata facente parte di questa zona geografica) e Lazio e Sabina, con pianta di Roma;
  • due carte per la CampaniaCampania, con pianta di Napoli e Principato di Salerno con pianta del Santuario di Montevergine;
  • una carta per la BasilicataLucania;
  • due carte per la CalabriaCalabria citeriore e Calabria Ulteriore;
  • una carta per la SiciliaSicilia, con piante di PalermoSiracusa e Messina;
  • una carta per la SardegnaSardegna;
  • sono inoltre presenti le carte della Corsica, e di Malta, con pianta de La Valletta, in quanto facenti parte della regio e geografica italiana ed anche una carta del Territorio di Avignone, con pianta del capoluogo, in quanto allora questa città francese era possesso pontificio.
  • due carte geografiche rappresentano infine l’ Italia antica e l’ Italia moderna.

A completare mirabilmente la serie delle carte geografiche ci sono le vedute prospettiche dei principali porti italiani del Cinquecento, di gran valore artistico e anche testimonianze fondamentali dell’aspetto di quelle città durante il RinascimentoVeneziaAnconaGenova e Civitavecchia.

Sul soffitto sono rappresentati episodi miracolosi, posti in corrispondenza della regione italiana in cui essi sono avvenuti. In questo modo l’Italia intera è vista come terra in cui la provvidenza divina, in ogni sua parte, ha diffuso la propria grazia.